Ed è subito suggestione con lo sfizio iniziale, per gli amici
Ciro: piccoli coni di
pasta di pizza fritta concavi (un calzone fritto per intenderci tagliato a metà), ripieni di
crema di Grana stagionato 12 mesi,
pesto di rucola e
olive di Caiazzo disidratate. Un finger che parla da solo, un boccone morbido e goloso, ben equilibrato tra
dolcezza del grasso e
amaro della rucola. Sapori netti, fragranza notevole, gioia condivisa.
Io di Pazienza me ne intendo. Ed è quella che si percepisce varcando l’uscio della pizzeria
Pepe in Grani, quella necessaria alla realizzazione di un
impasto perfetto e senza paragoni. Un impasto che non si limita a esigere un
lungo ciclo di lievitazione(ormai concetto comune e scontato), ma che rifiuta le macchine, anteponendo a esse il
lavoro delle braccia.
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